Nuova Riveduta:

Genesi 27:38

Allora Esaù disse a suo padre: «Hai tu questa sola benedizione, padre mio? Benedici anche me, padre mio!» Quindi Esaù alzò la voce e pianse.

C.E.I.:

Genesi 27:38

Esaù disse al padre: «Hai una sola benedizione padre mio? Benedici anche me, padre mio!». Ma Isacco taceva ed Esaù alzò la voce e pianse.

Nuova Diodati:

Genesi 27:38

Esaù disse a suo padre: «Non hai tu che questa benedizione, padre mio? Benedici anche me, o padre mio!». Ed Esaù alzò la voce e pianse.

Riveduta 2020:

Genesi 27:38

Allora Esaù disse a suo padre: “Non hai tu che questa benedizione, padre mio? Benedici anche me, o padre mio!”. Esaù alzò la voce e pianse.

La Parola è Vita:

Genesi 27:38

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 27:38

Ed Esaù disse a suo padre: 'Non hai tu che questa benedizione, padre mio? Benedici anche me, o padre mio!' Ed Esaù alzò la voce e pianse.

Ricciotti:

Genesi 27:38

Al quale, Esaù: «Hai forse o padre, una sola benedizione? Ti supplico, benedici anche me». E piangendo egli con grandi grida,

Tintori:

Genesi 27:38

Esaù gli disse: «Non hai che una benedizione sola, o padre? Benedici anche me: te ne scongiuro!» E siccome Esaù piangeva ad alte grida,

Martini:

Genesi 27:38

Disse a lui Esaù: Hai tu, o padre, sol una benedizione? benedici, ti prego, anche me. E piangendo egli, e urlando altamente,

Diodati:

Genesi 27:38

Ed Esaù disse a suo padre: Hai tu una sola benedizione, padre mio? benedici ancora me, padre mio. E alzò la voce, e pianse.

Commentario abbreviato:

Genesi 27:38

30 Versetti 30-40

Quando Esaù comprese che Giacobbe ricevette la benedizione pianse con un grido forte e amarissimo. Prima o poi viene il giorno in cui coloro che hanno la luce per le benedizioni del patto e vendono i loro benefici spirituali per ciò che non è di alcun valore, invano li richiederanno. Isacco, quando si accorse dell'inganno subìto, tremò fortemente. Quelli che seguono la scelta dei propri sentimenti piuttosto che la volontà divina, si troveranno nella perplessità. Ma egli immediatamente si rianima e conferma la benedizione che diede a Giacobbe, dicendo: "L'ho benedetto e sarà benedetto!". Quelli che rinunciano alla loro saggezza, alla grazia, alla loro fede e a una buono coscienza a causa di onori, ricchezza o piaceri di questo mondo, e tuttavia fingono zelo per le benedizioni, saranno giudicati indegni di esse e il loro destino sarà di conseguenza. Una benedizione comune venne data ad Esaù. Ed egli desiderava proprio questo. Blandi desideri di felicità, senza la scelta di fini e mezzi giusti, conducono molti alla loro rovina. Le folle vanno all'inferno con le loro bocche piene di buoni auguri. La grande differenza è che non c'è niente nella benedizione di Esaù che conduca a Cristo e senza quello, la pinguedine della terra e l'abbondanza dei campi, varrà a poco. Isacco, per fede, benedisse entrambi i figli, seconda la parte che gli sarebbe toccata.

Riferimenti incrociati:

Genesi 27:38

Ge 27:34,36; 49:28; Prov 1:24-26; Is 32:10-12; 65:14; Eb 12:17

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